sabato 4 ottobre 2008

sciarpe e caffè

sembra domenica. Sono pigra e raffreddata come se fosse domenica. Non è che si è raffreddati solo di domenica, è vero, però più pigri si. Eh. Quindi il sabato aixoise è pieno di mercati, di fiori, di spezie, di profumi vaganti. E di gente, come al solito, pericolante. Stamattina una signora si lancia in un attraversamento incauto mentre passava una moto. Incidente evitato per qualche decimo di millimetro. La signora senza scomporsi ha semplicemente voltato la testa, guardato il motociclista e continuato per la sua strada. Dopo un po' non ci si fa più caso. Qui i passi vanno scollegati dalle menti. Comunque. Il mio ormai terzo ( o forse quarto?) sabato francese. Oggi passato in un'Università insolitamente deserta. Che strana. Nessun ruminare nei corridoi, nessuno scontro frontale con branchi di studenti in ritardo. Solo silenzio, appunti, caffè. E freddo. La stagione invernale ha deciso di arrivare proprio oggi a cavallo del maestrale. Alberi che si piegano, frange che si spettinano, cuffie che si infilano e giacche che si abbottonano. E nasi che si congelano. Saluto l'inverno. E lo saluto nella tranquillità più totale. Con la mente libera e fresca. Con una tazza di te caldo e un pain au chocolat, le calze di lana, la felpa grigia e la luce spenta. Che ci sarà pure freddo, ma il sole splende e si espande. Un rilassantissimo riflesso viola-blu sul muro.

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