giovedì 3 settembre 2009

giorno 3

Non che stia benissimo, intendiamoci. però mi sento almeno già più forte, più nel giusto, non sbagliata.
il tradimento direi che non è incluso tra le sfaccettature di una storia. mollare per avere strada libera e non sentirsi in colpa è da schifosi vigliacchi. io l'ho fatto a 16 anni. 16!! e mi sono sentita una cretina...
comunque mi ci voleva la batosta per capire che avevo sbagliato i calcoli, nonostante tutte le parole dall'esterno.

Va bene. Adesso ho preso una scatola, apposta per chiuderci dentro i ricordi. cazzo che belli e che stronzi i ricordi. viene da piangere e quel bruciore in gola che poi sale su per il naso e arriva agli occhi è implacabile. e non ha senso, oltretutto. ma ti fregano quelle piccolissime sfumature, tipo ricordarsi un'espressione. a me manca la pressione delle sue mani quando mi stringeva. le sue manone. io pensavo che fosse bellissimo. che fosse stato disegnato apposta per me. quei capelli strani, gli occhi da volpe, scuri scuri. le labbra sottili, che sono da cattivo, gliel'avevo detto fin dall'inizio. tutto spigoloso, tutto colorato che mi dicevano che sembrava uscito da un fumetto di Paz. così tanto bello, secondo me. L'espressione naturalmente sorridente, i denti un po' storti. mi capitava di vederlo da lontano, sovrapensiero e pensare "che figo quello lì" e poi rendermi conto che era lui.
aiuto. fanno venire i brividi queste cose. come il primo bacio, come tutte quelle piccole cosine che ti fanno felice.
un anno fa stavo per partire per il mio erasmus. mai avrei pensato che nell'arco di un anno sarei stata qui con piu o meno la stessa sensazione che provavo prima. questa volta però ricomincio da me. divento io la mia esigenza e la mia innamorata, almeno sono sicura di non tradirmi e farmi del male. ci vuole questo per stare bene. se stessi.
settembre per me è come capodanno. anzi, è piu capodanno che il primo di gennaio. anno nuovo vita nuova. basta piangere. va bene va bene così.

mercoledì 2 settembre 2009

settembre, first day of my (new) life

Sono stata mollata. Mi viene in mente quella scena di Come farsi lasciare in 10 giorni in cui l'amica della protagonista viene scaricata e Kate Hudson va a casa sua con un maglioncino verde, una borsina di trucchi e le dice "...fuori c'è il sole". Ecco, più o meno la situazione è la stessa.
Come si sopravvive? Ci si prende e ci si lascia tutti i giorni. Storie che finiscono come sabbia nel vento, amori che scoppiano e invadono ogni molecola di respiro. Ma perchè, ci si chiede. Io me lo chiedo. Io che sono tornata single da due giorni, che piango senza riuscire a fermarmi e che ogni piccola e inutile sfumatura mi provoca un dolore dentro. Ci si lascia, e sembra che ti esploda l'anima. Sembra che ti aprano con un coltello, che ti svuotino come una zucca e che poi ti richiudano, con quella grotta che rimane del tuo corpo. Io mi sento come se non avessi più un dentro, come se fossi anestetizzata, come se avessi preso una botta in testa.
è una specie di lutto, la fine di un amore. perchè è una privazione ingiustificata, è un braccio teso verso un ramo troppo in alto, irraggiungibile con qualsiasi scala. Ci si appiglia a tutto. Ogni ricordo diventa una violenza. E nonostante succeda a milioni di persone ogni giorno, quando succede a te, la ragione o la giustificazione sono invisibili.
Il giorno numero uno è stato un penoso susseguirsi di ore, scandite da lacrime e da amici. Che sono la riserva numero uno per la sopravvivenza. Perchè sbagliano tutto, loro, con le loro parole consolatorie che ti entrano da una parte ed escono dall'altra. Perchè non ho bisogno di sentirmi dire "è uno stronzo non ti merita", perchè tanto non sono lucida per nulla e tutto quello che vedo e che mi rimbomba nelle orecchie è il mio tanto amore andato in putrefazione. Però loro ci sono e stanno lì a guardarmi singhiozzare. E si prendono cura di me. Ieri sono stata tutto il giorno in giro, patetica, piangendo, sbattendomene del fatto che chiunque mi potesse vedere. Ho chiamato tutti, scritto a tutti, non mi sono fermata un attimo.
Mi hanno regalato una sciarpina rosa. La giornata è finita con un gineceo di promesse bellicose. io stomaco vuoto da 2 giorni, 5 birre, 50 sigarette. bridget jones praticamente. occhi gonfi, labbra imbronciate. E poi sentirsi dire di continuo "come sei bella oggi" pare pure una presa per il culo. Comunque poi le mie amiche sono entrate in casa mia e hanno staccato tutte quelle foto dai muri. Quelle che io avevo messo. Le hanno tolte e accatastate e oggi un'altra mia amica mi prende una scatola nera "perchè i ricordi vanno messi dentro a una scatola nera, mica gialla, si mettono lì e non li si guarda più".
Fatto sta che ieri ho aperto la finestra per fumarmi una sigaretta, e lui, neanche a farlo apposta, è passato sotto casa in quel momento preciso. Mi sono venuti i sintomi dell'infarto. E adesso vederlo sarà una sofferenza continua.
giorno numero 2 è cominciato nel lettone con le amiche. Peccato che la mia poca lucidità mattutina non mi abbia fatto ricordare nell'immediato che fossero loro, e se senti un corpo di fianco al tuo di chi pensi che sia, spontaneamente?
poi ti guardi allo specchio, vedi gli occhi gonfi rossi e incollati e ti ricordi tutto.
Giorno numero 2, ore noveEzeroSette della mattina. fazzoletti e libri in borsa... e via.