venerdì 10 ottobre 2008

chiuduti nel cesso

E non sto parlando della super hit anni '90 (o '80?) degli 883. Ma del mio pomeriggio di ieri. Per chè se tutti andassimo in bagno sapendo di non uscirne più, tutti ci pisceremmo addosso. Oppure non so che alternativa si troverebbe. Però devo dire che pensavo peggio: nessuna crisi isterica o attacco di panico, nessun urlo da parte mia. Niente. Inquadriamo la vicenda. Sono uscita da due ore di letteratura francese con un solo desiderio: fare pipì! Quindi, per la foga, non sono stata molto attenta alla manopola interna della porta. Che mancava. Faccio per aprire. Niente. Cerco di far scivolare il listello. Niente. Do qualche calcio. Niente. Mi tolgo due forcine dalla testa: una la uso io per scassinare da dentro, una la usa Simo per scassinare da fuori. Niente. "nei film funziona". Si perchè in tutto questo, fuori c'era Simo carica come un asino, e a un certo punto, dopo più di 20 minuti che io ero chiusa lì, dopo aver telefonato a tutti i nostri amici e parenti, l'unica decisione possibile era chiamare la sicurezza! In due sono arrivati. E io che nel frattempo mi sono arrampicata sul porta carta igienica per vedere cosa succedeva fuori. in due. Uno basso, uno magro. "è vestita?", mi chiedono. Beh contando che ero chiusa nel bagno da mezz'ora, la pipì avevo finito di farla già da un po'. A questo punto, quello più basso, che era vestito con tuta blu catarinfrangente ha iniziato a scuotere la porta per scardinarla. Tentativo fallito, di nuovo. Allora è successo che io mi sono abbarbicata sul water ( si, lo so, che schifo, ma non ho toccato niente) e spiaccicata contro il muro mentre l'uomo basso vestito da csi diceva al walkie talkie " sfondo la porta sfondo la porta". Un eroe. Mi stavo già immaginando la scena: cicloni di polvere e io con la faccia coperta dalle mani e il mio eroe che mi porta fuori dal bagno tenendomi in braccio mentre fiumi di persone attendono l'evento applaudendo. Sarei diventata sicuramente l'idola delle folle aixoise. Purtroppo però il mio eroe era un nanerottolo di un metro e cinquanta, con le spalle larghe come me. Praticamente era me con una tuta di csi e senza capelli. Mi sembra ovvio che io non sarei mai stata in grado di sfondare una porta. Quindi l'altro, con agile mossa, ha scavalcato il muro ed è balzato nel bagno, mi ha fatto da gradino con le mani e io mi sono ritrovata a cavalcioni tra due cessi, con due sconosciuti francofoni che mi dicevano di glisser giù dal muro. L'uomo ragno. La mia poca agilità mi ha fatto rimanere appollaiata a cavalcioni per qualche interminabile minuto. Senza la minima voglia di saltare giù, che se va male mi rompo la testa e morire nel bagno dell'Università di Aix non lo vuole fare nessuno. Piena di polvere, con uno che mi spingeva da una parte e l'altro che cercava di tirarmi giù di peso dall'altra. Insomma, alla fine, dopo tentennamenti vari sono scivolata a modi sardina giù dal muro. Sembravo Gatto Silvestro. Mi sono tolta la polvere di dosso, ho starnutito, ringraziato e sono andata via, di corsa. Non farò mai più la pipì in università! anche perchè se mancano i soffitti, le manopole delle porte dei bagni sono innezie, no!?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fre Bridget Jones...

Anonimo ha detto...

a parte che non so dove sei andata a ripescare la canzone degli 883 che forse (ma dico FORSE) era pure una ghost track... direi che a tragicomicità mi stai battendo alla grande!

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P

Anonimo ha detto...

oh mio dio quanto ho riso a immaginarmi la scena... super fre!!!!! mi è piaciuto molto il "glisser" dei tuoi 2 eroi..