mercoledì 7 gennaio 2009

oggi bisogna

Bisogna scrivere.
Oggi, Aix en Provence: NEVE! Si, si. evento storico. memorabilia. Ho assistito allo stupore.
Risveglio con luce bianca che filtra. Filtra riflesso lento. troppo lento per la pioggia. Troppo bianco per la pioggia.
A aix en Provence non nevica mai. Una vita all'aria aperta. Tutto costruito e studiato secondo le migliori regole ingegneristiche e architettoniche a prova di Apocalisse. Come no.
Neve ovunque. Palle di neve vaganti. Pupazzi di neve in Piazza della Mairie. Un po' come se, a Parma, si mettessero a costruire pupazzi di neve in Piazza Garibaldi, Piazza Duomo o Piazzale Barbieri. Urla, scivoloni. Come dice Simo, si potrebbe fare un sondaggio su quanti ricoverati per femore fracassato ci sono stati in data 7 gennaio 2009. Alla faccia del global warming, per la gioia di bambini in tuta da sci che si aggiravano per le strade con bodyboards e bob e moonboots e guanti a manopola. e. e. e.

Praticamente il giorno più bello della mia vita.

La notizia del giorno è che gli esami, causa maltempo, università inarrivabile se non con sci, ciaspole, telemark, parapendio, pattini o snowboard, insomma, per disastro metereologico gli esami sono momentaneamente annullati e rimandati a data da destinarsi. Vuol dire che non ci si sente troppo in colpa ad uscire, nella prima giornata di saldi...
Zara, un supermercato. A confronto l'Esselunga è un capannone abbandonato. Shopping, shopping, shopping... perchè "la biancheria intima è un diritto umano inalienabile", ma anche tutto il resto. E lo capisci perchè la gente ha gli occhi assatanati, se ne frega di eventuali scivoloni sulla neve e marcia a velocità olimpica, carichi come muli sardi e felici come criceti sulla ruota. Di questa mandria autistica caricata a molla, ovviamente, faccio parte anch'io.

Il cielo è ancora bianco. Il pavimento pulito. Sonno su Rue Venel, occhi a cuore e coca light.
il libro sul tavolo, chiama.

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