domenica 18 gennaio 2009

contagocce

Ultimi giorni.
deliri pre partenze.
esami.
feste di addio.
Partiamo dal presupposto che qui TUTTI e dico TUTTI hanno finito gli esami, e arriviamo al fatto che l'unica che li deve ancora cominciare, sono io. O meglio, uno a dicembre, e un pezzo lunedì scorso. Letteratura Francese. Dissertation con titolo già di per sè incomprensibile:Maurice Blanchot ( celeberrimo critico, onnipresente nello scibile di chiunque...nevvero?) parlando del canto delle sirene lo definisce come "un canto enigmatico la cui forza nasce dalle proprie mancanze". Dite in quale misura questa formula si può applicare alle opere in programma e alle opere moderne, in generale. Dovrete chiaramente precisare la natura delle "mancanze".
Ma i cari, vecchi temi, no!? Nell'anfiteatro è sceso il gelo. Io e Simo invece siamo direttamente scoppiate a ridere. Tentazione di andarsene: molto forte.
6 pagine di cazzate, vecchia tecnica liceale del "scrivo tutto quello che so e se vado fuori tema, amen". cosa dovevo fare?! ma poi... chi cavolo è Maurice Blanchot????? Comunque dopo questo trauma i prossimi sono rimandati alla settimana prossima. Molto abbacchiata.
Almeno, visto che ormai siamo tutti con un piede nella fossa e una valigia nella mano, si festeggia. Si festeggiano le partenze e i compleanni. Infatti.. infatti: V-party, a casa di Nicolas! V party cioè: travestirsi da qualcosa che inizia con V.
Le abbiamo prese in considerazione tutte: vegetali, VergineMaria, vittima, vestito, vaso, vagina, vamp, vaffanculo, vino, verre, vogue, vague, v,v,v,v.... finchè, l'illuminazione: VOYELLES. Come la poesia di Rimbaud. Acute, le ragazze, raffinate e sagge!
Bene, noi siamo in 4, ognuna sceglie una vocale, e siccome quel mattachione a ogni vocale ha assegnato un colore, ognuna prende quel colore. Poi, siccome che le vocali sono una cricca indissolubile, bisogna andare in giro legate per carità. polsi legati. catena umana. é però le vocali sono A-E-I-O-U. quindi cinque. e noi? noi siamo 4. Quindi come si fa? Prima idea: prendere una bambola gonfiabile.
Ma costa troppo.
Allora ci siamo accontentate di una E spenzolante tra la A nera e la I rossa. Che poi nella poesia la O e la U sono invertite, per cui, siccome che abbiamo le rispettive parrti di poema scritte sulla schiena, bisogna che si invertano la O blu e la U verde, per forza. Vorremo mica fare la figura delle ignoranti!
Alla fine, eravamo una meraviglia. Infatti... abbiamo fatto scalpore, soprattutto perchè questa mandria ignorante, pur vedendoci appese al collo ognuna una VOCALE non è stata in grado di capire. Spiega una volta, spiega due volte, spiega tre volte. Ma qualcuno ha mai letto la poesia di Rimbaud? NO. NO!? Adesso trovatemi in Italia qualcuno che non sa chi cavolo è Leopardi.
C'erano V come Voiture, come Vagabundos, come Voleur, come Village People ( un meraviglioso trionfo omosesuale), come Vodka, come Vip, come Vamp, come Vacanciers, come Voyageurs, come Volley ball, come altre cose che con la V non c'entravano un benemerito. E sembrava un raduno di facebook. Mi sono trovata a parlare contemporaneamente inglese, francese, spagnolo, tedesco in un clima etilico da simil-distilleria. nessuno capiva più niente. Cappelli che volavano, foto a gente ignota. Ho persino guadagnato un paio di occhiali rosa a pois fatti a farfalla.
E in tutto questo, nel tornare a casa, Laura è stata inseguita da un francese ubriaco. Lui che la inseguiva chiedendole bisous e lei che rispondeva correndo e urlando "mi chiamo laura, sono italiana e che cos'è un bisous?".
Io mi immagino il povero tassista che vede salire 4 matte legate per i polsi e con delle lettere appese al collo. Dettagli. il vero trauma è stato il risveglio.
Tonf, si sente. E io a pensare " è caduto il mobile del bagno". Quindi mi alzo, passo davanti al bagno e vedo due piedi sdraiati sul pavimento. Con le mie ciabatte.
Primo pensiero: ecco dove sono le mie ciabatte.
Secondo pensiero ( a voce alta): Simona è svenuta nel bagno.
Terzo pensiero: o è morta?
Quarto: non guardo perchè metti che ha sbattuto la testa e c'è il sangue...
allora dritto in cucina e con calma olimpica chiedo a Simona che è seduta al tavolo ( e quindi non morta e non in bagno): Ma per caso Giulia è svenuta in bagno?
Perchè è chiaro e cristallino che se Simona avesse saputo, l' avrebbe lasciata lì distesa per terra.
Risposta : Non lo so! Oh Signore!
Attacco di panico mio, mi fiondo a letto, Simona che con una mano imbottisce Giulia ( che non aveva sbattuto la testa, non si sa perchè, forse perchè è molto magra visto che il bagno è molto piccolo. molto. molto molto. molto) di zucchero e con l'altra le solleva le gambe e Laura che ciondola blaterando "cosa e successoCosa è successo". Questo è quanto.
Giulia ha un colore tendente al verde e giace sotto il piumone da stamattina, dopo che Simona la forte l'ha portata a letto, mentre che Francesca il coniglio tremava in preda al panico e Laura il bradipo cercava una spiegazione all'accaduto sbattendo le ciglia.
E siamo ancora in pigiama. Ogni tonfo, un sobbalzo. Si sa mai che svenga di nuovo.

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